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pittore scultore

Biennale di Venezia

I Fuori del Mondo
Un universo di forme spezzate, di forze che incrociano altre forze, di colori efficaci e onirici, rapidi ma che allo stesso tempo si fermano nelle tele e negli occhi dell'osservatore. Le opere di Lengua, che per la prima volta approdano alla Biennale di Venezia, sono già state apprezzate, oltre che in Italia, anche in Danimarca, in Svezia e negli Stati Uniti.

Assieme ad altri artisti ha partecipato al Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea Città di Panarano nel 1972; al al Concorso Nazionale di Pittura Estemporanea Città di Sant'Agata dei Goti, gemellato con il Premio Nazionale di Ravenna nel 1976 e nello stesso anno alla VII Estemporanea Nazionale della Città di Benevento. Nel 1979 la mostra al Castello del Re di Danimarca.

Estremamente numerosa la sua personalità, in Italia e all'estero. L'amore per la Repubblica di San Marino, in particolare, si è estrinsecato nell'ultimo lustro con una serie di esposizioni personali particolarmente ricche e significative.
Ricordiamo le mostre nel Castello di Serravalle, a Borgo Maggiore, presso alla porta di San Francesco (San Marino Città) e l'ultima, in ordine di tempo, all'interno del quotidiano "La Voce di Romagna", con oltre a 40 opere esposte. Non si dimentichi infine la sua presenza costante, da ben sette anni, alla collettiva degli artisti di strada in Contrada Omerelli, sempre a San Marino Città.

Antonio Lengua ha girato il mondo.
Dipinge da tanti anni, conosce le proprie emozioni tanto da poterle imprimere con maestria sulla tela. Eppure sarebbe difficile credere che non abbia provato una certa emozione, pochi giorni fa, durante l'inaugurazione del Padiglione 17 di San Marino presso la 53a Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, che l'ha visto protagonista assieme ad altri artisti sammarinesi.

Che cosa si prova a rappresentare il proprio stato alla Biennale di Venezia?
Come artista ho sempre lavorato senza pormi aspettative, vivendo spontaneamente le mie giornate e esprimendo me stesso nella pittura, in questa arte che mi affascina da sempre. Un avvenimento come questo è però importante, perché permette di confrontarsi con artisti di tutto il mondo e di mettere in mostra in una vetrina di grandissimo livello le proprie opere.

Come mai la scelta è caduta proprio su questo quadro?
Il tema dell'edizione 2009 della Mostra è "Fare Mondi" e questo mio olio su tela dal titolo "Fuori dal mondo" è sicuramente l'opera più idonea a rappresentare la piccola Repubblica di San Marino, che fra l'altro è riconoscibile in alcuni particolari del quadro.
L'idea di questo quadro mi è balzata alla mente come un flash: stavo viaggiando in autostrada, sulla E14 e d'un tratto ho sentito nettamente nascere l'idea, appunto, di un quadro "fuori dal mondo", dove tutto è sospeso nello spazio.
Il risultato è un'immagine onirica, metafisica, in cui gli oggetti sembrano immoti ma in realtà si muovono e si trasformano.







Ci racconti le sue impressioni nel giorno dell'inaugurazione.
La giornata del taglio del nastro è stata molto intensa.
Subito dopo l'apertura della Mostra ci è stato chiesto di posizionarci ognuno di fianco alla propria opera per far sì che al passaggio delle autorità sammarinesi, queste avessero la possibilità di associare un volto all'autore di ogni opera esposta.
Ogni artista, in questo modo, ha avuto la possibilità e il piacere di ricevere dal vivo e personalmente le congratulazioni da parte delle autorità. Ci è stato poi consegnato il Catalogo ufficiale della Mostra, dove devo dire che la nostra rappresentanza della Repubblica di San Marino fa una bella figura.
A tal proposito vorrei ringraziare i responsabili del progetto per l'ottimo lavoro svolto, in particolare il curatore Valerio Pradal e il Commissario Leo Marino Morganti.