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pittore scultore

Uno Sguardo al Futuro

Proteso alla ricerca di forme assolute che si concretizzano in una dimensione surreale e metafisica, il linguaggio di Antonio Lengua vive della forza di immagini e colori. La dimensione del reale, sospeso tra echi del passato e immaginari moderni futuribili, viene indagata attraverso la purezza delle forme. E' un arte che scaturisce dallo stimolo di un impulso percettivo prima che da un'esigenza concettuale. Nasce spontanea e prorompe con la forza dell'istinto e la folgorazione di un'intuizione che si nutre di riflessione e di immagini inconsce. Protagonisti sono i paesaggi dell'anima che l'artista ha interiorizzato nei suoi numerosi viaggi in Italia e all'estero: le colline di Avellino, città natale, i mari del nord, le metropoli americane che si creano e si sfaldano in città geometriche o in nature primigenie lasciano spazio a figure umane senza volto o con connotati talvolta non riconoscibili. Spesso il corpo è espandibile, funzionale ai moti dell'animo che si materializzano in metamorfosi fisiche come sculture nel loro farsi. Sono figure colte nella loro interiorità, caratterizzate attraverso posture, atteggiamenti e colori, oppure bloccate nella loro solitudine e irrigidite in forme chiuse e autonome. Spesso ritratte di spalle in cammino verso un misterioso assoluto. Paesaggi, urbani o naturalistici, trasfigurati nel ricordo dell'artista, cercano di carpire l'essenza sintetica di una realtà polimorfa, magmatica, mutevole, sfuggente. La capacità di dipingere luoghi sospesi su se stessi, senza altro legame che con la propria misteriosa spazialità e il proprio attimo a temporale suscita una calma inquietudine che schiude spiragli di riflessione nel presente protesi alle attese future. La pittura di Lengua prescinde dalla realtà e dalla storia e con assoluta autonomia presenta l'enigma irrisolvibile dell'uomo. Aleggia un senso di inquietudine ed irrequietezza per il mistero sotteso e non risolvibile. E' un arte che si colloca in una dimensione a temporale, che condensa l'istante di una percezione in una sospensione del tempo: futuro e passato sono negati per essere ricondotti in un eterno presente capace di recuperare l'antico e in grado di proiettarsi nel futuro. La fede nella liberazione del pensiero creativo e l'idea di un'arte alla portata di tutti gli inconsci liberano la fantasia creativa dell'artista. Nella dimensione onirica, luogo di conoscenza dell'uomo, si librano energie che possono penetrare la soglia misteriosa del reale. E' proprio la compenetrazione tra sogno e realtà che determina lo spazio della "surrealtà" attraverso il quale si tenta di affermare la totalità dell'essere. Le forme si lasciano plasmare docilmente dalla percezione dell'artista che raggiunge in alcune composizioni una compostezza figurativa quasi dechirichiana: dimensione enigmatica e metafisica si congiungono in momento inespicabile e inatteso. In una subitanea illuminazione le immagini si rivestono di una luce nuova, sconosciuta, che svela la nudità dell'uomo nella sua essenza attraverso l'autenticità dello stato d'animo che l'ha rivelata. Per Lengua l'arte è la capacità di captare messaggi celati nel reale per svelare il mistero dell'irrisolvibile enigma dell'umana esistenza. Sintesi artistica, dinamismo delle idee, contenuto decorativo, ispirazione tratta dal mondo della macchina, proiezione del mondo dello spirito, transitorietà dell'architettura e del reale di condensano sulla tela di Lengua che si illumina di uno sguardo al futuro.

Silvia Veneti

Alcune opere esposte alla mostra